Centro per lo Studio della Calcolosi Renale

La diagnosi e terapia delle alterazioni metaboliche
e dietetico-nutrizionali causa di calcolosi renale

Responsabile: Dott. Maurizio Terribile

Ureteroscopia

Le tecniche endourologiche nel trattamento della calcolosi urinaria sono quelle metodiche che consentono di giungere al rene ed all'uretere e di effettuare interventi terapeutici mediante strumenti (nefroscopio o ureteroscopio) introdotti o dalla schiena (nefroscopio) o per via endoscopica attraverso il meato urinario (ureteroscopio). Presentano indubbi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale: consentono una più rapida guarigione delle ferite, meno giorni di degenza in Ospedale, consistente riduzione delle spese mediche.

Ureteroscopia
Ureteroscopio


La ureteroscopia, dopo la litotripsia extracorporea (ESWL) è la tecnica più comunemente adottata per la rimozione dei calcoli ureterali.
L'ureteroscopio è molto simile al classico cistoscopio ma rispetto a quest'ultimo è più piccolo e più lungo.
L'ureteroscopio viene introdotto dall'esterno nel paziente anestetizzato (anestesia spinale o generale), passa attraverso l'uretra, la vescica fino a giungere all'uretere.
Esso consente di individuare il calcolo all'interno dell'uretere e di rimuoverlo attraverso apposite pinze che si introducono al suo interno.
Ma questo è possibile solo per calcoli fino a 5 mm di diametro.
Quelli più grandi devono essere frantumati.
L'urologo inserisce all'interno dello ureteroscopio una specifica sonda che bombarda il calcolo giungendovi a stretto contatto (litotripsia intracorporea), frantumandolo e ottenendo risultati spesso molto soddisfacenti.
Esistono diversi sistemi di bombardamento:
1) ad ultrasuoni
2) elettroidraulico (più economico ma più dannoso sulla mucosa ureterale)
3) laser (ottimi risultati ma dai costi molto elevati)
4) balistico (ottimi risultati, costi contenuti ma con il rischio di spingere i calcoli dall'uretere nel rene).

Indicazioni


L'ureteroscopia viene utilizzata sempre più comunemente grazie alla continua evoluzione dello strumentario, sempre più miniaturizzato ed all'efficacia del litotritore laser.
Il suo campo di applicazione riguarda i calcoli posizionati nell'uretere, che sono quelli potenzialmente più pericolosi potendo comportare una ostruzione delle vie urinarie.
In base alle linee guida dell'Associazione Europea di Urologia mentre la calcolosi dell'uretere superiore deve essere trattata primitivamente con la ESWL, quella dell'uretere inferiore deve essere trattata preferibilmente mediante ureteroscopia.
Inoltre, anche qualora si preferisca il trattamento mediante ESWL, non sempre è possibile effettuarlo e si deve necessariamente ricorrere alla ureteroscopia.
Infatti non raramente il calcolo ureterale è di difficile localizzazione sia con la radiografia che con la ecografia non rendendo possibile il "puntamento" indispensabile per la ESWL.

Complicanze


Nella ureteroscopia vi possono essere complicanze (5-10% dei casi).
La più frequente è certamente la perforazione dell'uretere.
Altre complicanze meno gravi sono le stenosi (restringimenti) dell'uretere o i reflussi.
Una complicanza molto grave, ma fortunatamente meno frequente, è la avulsione (distacco) dell'uretere che richiede un immediato intervento chirurgico.

Efficacia della metodica


I risultati della rimozione dei calcoli mediante ureteroscopia sono soddisfacenti. La calcolosi dell'uretere inferiore si risolve in circa il 90% dei casi mentre quella dell'uretere superiore in circa il 70%.
Rispetto alla ESWL presenta inoltre il vantaggio del minor costo e della trascurabile necessità di ritrattamento

Fonte: Guidelines on Urolithiasis (European Association of Urology)