Come prevenire la formazione dei calcoli? |
La calcolosi urinaria (o nefrolitiasi) ha un'alta incidenza di recidive. Un paziente che forma calcoli ha circa il 60-70% di probabilità di formarne di nuovi. Dopo ESWL (“bombardamento”) la probabilità di formare nuovi calcoli è ancora più alta. E' perciò fondamentale la prevenzione di nuovi episodi.
Le ricerche attuali consentono una migliore conoscenza dei fattori che favoriscono la calcolosi. Si può pertanto, dopo un approfondito studio metabolico e nutrizionale, agire sulle cause evitando la formazione di nuovi calcoli.
Per questo è necessario lo studio della Calcolosi Renale.
Prevenzione della Nefrolitiasi
Con una attenta prevenzione e gestione medica della calcolosi, meno del 10% delle persone che hanno sofferto di Nefrolitiasi, formeranno nuovi calcoli.
- 1) Bere molta acqua. I calcoli si formano molto più difficilmente in urine diluite. E’ una misura di carattere generale valida per tutti i produttori di calcoli.
- 2) Modifiche dietetiche. In base al tipo di alterazioni urinarie riscontrate, si mettono in atto specifiche modifiche dietetiche. Se per esempio si riscontra una eccessiva eliminazione urinaria di ossalati , si apportano modifiche dietetiche in modo da limitare la introduzione con gli alimenti di eccessive quantità di ossalati
- 3) Utilizzo di farmaci. Si possono utilizzare specifici farmaci che riducono la eliminazione urinaria di calcio, o di acido urico, o di cistina o di altri elementi che possono essere responsabili di calcolosi.
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Terapia medica della calcolosi |
I calcoli inferiori ai 5 mm di diametro di solito transitano spontaneamente e vengono eliminati con le urine. Quelli tra i 5 ed i 7 mm transitano spontaneamente nel 50% dei casi, quelli tra i 7ed i 10 mm in circa il 20% dei casi. I calcoli più grandi di 10 mm raramente passano spontaneamente e richiedono l'intervento medico.
Vi sono molteplici modalità di intervento.
Il primo approccio è senza dubbio la terapia medica: essa permette, nel caso dei calcoli di acido urico (10-15% del totale), di scioglierli completamente evitando qualsiasi manovra di carattere urologico.
Negli altri casi, con un adeguato approccio di carattere dietetico e/o farmacologico si riesce spesso ad evitare che il calcolo si ingrandisca.
Inoltre, non raramente è possibile ottenere la sua riduzione di volume consentendo l'eliminazione naturale attraverso le vie urinarie.
La terapia medica può facilitare, altresì, l'espulsione spontanea dei calcoli ureterali che sono quelli potenzialmente più pericolosi. Infatti, l’utilizzo di specifici farmaci rilassanti la muscolatura ureterale, quali calcio antagonisti ed alfabloccanti, premette una più alta probabilità di eliminare i calcoli ureterali.
Terapia della colica renale |
La terapia della colica renale prevede l’utilizzo di antinfiammatori non steroidei (FANS) per via intramuscolare. Nel caso in cui il dolore sia molto violento è necessaria la terapia per via endovenosa.
Il cosiddetto “carico di acqua” (bere moltissima acqua in poco tempo) per favorire la espulsione del calcolo non è più consigliabile. E’ stato infatti dimostrato che potrebbe causare sofferenza al rene nel caso che il calcolo sia ostruente. Il “carico di acqua” potrebbe pertanto avere un effetto dannoso piuttosto che positivo.