Vari prodotti vegetali sono spesso utilizzati nella prevenzione dei calcoli urinari. In uno studio pubblicato nel Marzo 2018 su Int J Mol Sci (Dietary Plants for the Prevention and Management of Kidney Stones: Preclinical and Clinical Evidence and Molecular Mechanisms) si fa una revisione della letteratura scientifica (dal 2005 al 2017) su piante o estratti di erbe che possono combattere la calcolosi urinaria quali il tea verde, il phillanthus niruri ( la cosiddetta erba spaccapietra), il melograno ed altri prodotti vegetali. Analizziamo i singoli estratti vegetali e riportiamo le conclusioni di questa revisione sulla loro efficacia nel combattere la calcolosi urinaria.
Il Tea Verde è utilizzato come trattamento naturale per la calcolosi. E’ tuttavia ricco di ossalati e pertanto potenzialmente pericoloso per la produzione dei calcoli di calcio ossalato. Tuttavia è utilizzato per il suo effetto antiossidante ed anti aterosclerotico dovuto alla ricchezza di polifenoli, di catechine ed epicatechine.
Il Lampone è stato utilizzato per la sua capacità di favorire la espulsione dei calcoli, così come per la sua capacità di prevenire la formazione di calcoli di calcio ossalato. Queste azioni positive sarebbero correlate alla ricchezza di polifenoli nonché alla capacità di aumentare nelle urine la presenza di sostanze protettive quali il citrato ed il magnesio. L’estratto di lampone avrebbe altresì proprietà diuretiche.
Il Prezzemolo è una erba a cui sono state attribuite molteplici attività benefiche. Sono stati descritti effetti antiossidanti, antinfiammatori, diuretici, antipertensivi. Tali effetti positivi sarebbero legati alla presenza di flavonoidi, carotenoidi, tocoferolo ed acido ascorbico. Il suo estratto ha dimostrato, in un modello animale, di prevenire la formazione dei calcoli per l’alto contenuto di clorofilla e magnesio.
Il Melograno è considerato un vero e proprio farmaco per la ricchezza di polifenoli, alcaloidi, catechine e antiossidanti flavonoidi. I semi ed i fiori di melograno sono stati utilizzati per prevenire danni renali. Con l’utilizzo di melograno è’ stata riportata riduzione del calcio urinario nonché la capacità di rilassare la muscolatura delle vie urinarie, favorendo la espulsione dei calcoli. In modelli animali il melograno ha dimostrato di essere efficace nell’evitare i danni da ossalato, con azione protettiva sul rene e riduzione del rischio di calcoli urinari. Uno studio umano ha riscontrato una diminuita sovrasaturazione urinaria di calcio ossalato.
Il Fillanto (Phyllanthus Niruri) è chiamato erba spaccapietra per le forti radici di questa pianta. E’ molto utilizzato nella medicina ayurvedica per la cura delle malattie epatiche, del diabete, delle infezioni urinarie. Alcuni studi scientifici hanno evidenziato che l’assunzione di preparati a base di fillanto era in grado di agire positivamente sulla prevenzione dei calcoli urinari nonché sulla loro eliminazione grazie alla capacità di rilassare la muscolatura delle vie urinarie.
Il Cumino Nero è stato utilizzato nella medicina tradizionale per il trattamento dei calcoli urinari. In modelli animali ha ridotto le concentrazioni urinarie di calcio e ossalato, diminuendo altresì il numero e la grandezza dei calcoli. Nell'uomo non vi sono studi sufficienti.
Il Lentisco nella medicina popolare è utilizzato sia come diuretico sia come protettivo per la calcolosi. In modelli sperimentali ha ridotto la adesione dei cristalli di calcio ossalato alla mucosa delle vie urinarie, con promettente attività naturale contro i calcoli.
Il Cranberry (Mirtillo Rosso) è utilizzato per la prevenzione delle infezioni urinarie, per acidificare le urine e per combattere la calcolosi urinaria. Questo effetto positivo sarebbe dovuto alla aumentata escrezione urinaria di magnesio e potassio.
Il Karkadè è un rimedio della medicina tradizionale tailandese per la prevenzione e trattamento dei calcoli urinari. I principi attivi presenti nella pianta sono i polifenoli, le antocianine, l’acido ascorbico e la quercitina. In un modello animale è stata evidenziata aumentata escrezione urinaria di ossalati. In uno studio umano è stato riscontrata aumentata escrezione urinaria di acido urico.
Gli estratti di queste piante sono presenti in commercio come “Nutraceutici”. Il principale meccanismo alla base della possibile efficacia sulla calcolosi è rappresentato dallo effetto diuretico, antiossidante e dalla attività inibitoria sulla cristallizzazione, nucleazione ed aggregazione dei cristalli. I fitofenoli, presenti in queste piante, sono gli antiossidanti più abbondanti in natura. Anche le catechine e epicatechine sono potenti antiossidanti naturali con effetto reno-protettivo. La diosmina, presente in questi vegetali è utilizzata per proteggere il rene dai danni da diabete e da farmaci nefrotossici. In modelli animali ha dimostrato di bloccare la formazione di calcoli di calcio ossalato. La rutina, presente in queste piante (in particolare nel tea nero) avrebbe un effetto positivo nella prevenzione della calcolosi; ancor di più se associato ad una altra componente vegetale quale la curcumina. La co-somministrazione di questi due fito-fenoli ha normalizzato nei ratti la escrezione urinaria di calcio ed ossalato.
In conclusione i vegetali hanno un ruolo molto importante per la salute umana. Ma, in riferimento alla calcolosi urinaria, non vi è ancora evidenza scientifica sulla loro efficacia. Vi è un gran numero di studi che evidenziano la efficacia sulla calcolosi urinaria di piante o estratti di erbe, sia in vitro, sia su modelli animali (ratto). Ma gli studi umani non hanno finora confermato la loro efficacia.Poiché è essenziale per il medico prescrivere farmaci e/o nutraceutici di comprovata efficacia, alla base delle attuali conoscenze scientifiche, non è consigliabile prescrivere nessuno di questi prodotti vegetali.